Domanda

Nel nostro ente non si riesce a stabilire la rotazione del personale, in particolare di quello apicale, senza determinare inefficienze e malfunzionamenti ai servizi erogati. Quale soluzione organizzativa possiamo adottare nel triennio 2017/2019?

Risposta

La rotazione del personale è una misura organizzativa preventiva, finalizzata a limitare il consolidarsi di relazioni che possano alimentare dinamiche improprie nella gestione amministrativa, conseguenti alla permanenza nel tempo di determinati dipendenti nel medesimo ruolo o funzione. Dovrebbe configurarsi come una “misura ordinaria” di gestione e utilizzo delle risorse umane, che costituisce anche un valido strumento per la formazione delle stesse.

Pertanto, le amministrazioni sono, comunque, tenute ad adottare idonee misure per evitare che il soggetto non sottoposto a rotazione abbia il controllo esclusivo dei processi, specie di quelli più esposti al rischio di corruzione. Queste diverse misure dovrebbero sortire un effetto analogo a quello della rotazione.

Se l’ente è di piccole o medie dimensioni e, per tale motivo, non riesce a garantire la rotazione, si consiglia di introdurre misure organizzative che consentano:

  • la condivisione dei procedimenti tra più funzionari, anche come attività propedeutica alla rotazione (ad esempio incentivando la sostituzione tra gli stessi in caso di assenza);
  • la separazione delle diverse fai procedimentali, ad esempio con l’attribuzione formale della responsabilità istruttoria a soggetto diverso da quello responsabile ad adottare il provvedimento finale, evitando che su un medesimo soggetto si concentrino in via esclusiva mansioni e attività;
  • la programmazione di percorsi di formazione che consentano una riqualificazione professionale del personale in funzione della fungibilità in più settori lavorativi;
  • la pianificazione pluriennale della rotazione con indicazione dei criteri (in particolare tra il personale per cui non è richiesta una specifica formazione scolastica e professionale);
  • misure di potenziamento della trasparenza “interna” delle attività che assicurino la circolarità delle informazioni.

 

Riferimenti normativi:

  • art. 1, comma 4, legge n. 190/2012;
  • Piano Nazionale Anticorruzione 2016, paragrafo 7.2.2 (delibera ANAC n. 831 del 3 agosto 2016).