Domanda
Al fine di poter gestire al meglio le richieste da inviare entro il prossimo 20 gennaio, quali sono le risorse e le priorità di distribuzione degli spazi sul cosiddetto “pareggio verticale nazionale” alla luce delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2018?
Risposta
La normativa sui cosiddetti “Patti Nazionali” è stata introdotta, al fine di alleggerire i limiti dettati dal Pareggio di Bilancio, svincolando alcuni investimenti da realizzare attraverso l’utilizzo dei risultati di amministrazione degli esercizi precedenti e il ricorso al debito cui gli enti non possano far fronte nel rispetto del proprio saldo. La l. 205/2017 (Legge di Bilancio 2018) ed in particolare l’art. 1, comma 874, della stessa ha introdotto importanti novità in tema, modificando la normativa di riferimento contenuta nei commi 485 e seguenti dell’art. 1 della l. 232/2016.
A seguito di tale intervento, le risorse disponibili previste per tale fine sono quantificate – relativamente all’esercizio 2018 – in 900 milioni di euro e destinate:
a) per 400 milioni per interventi di edilizia scolastica;
b) per 100 milioni per interventi di impiantistica sportiva;
c) per i restanti 400 milioni per ulteriori interventi di investimento.
Le priorità di distribuzione di tali spazi, le cui richieste vanno inoltrate (come correttamente indicato in domanda) entro il prossimo 20 gennaio in via telematica agli uffici ministeriali competenti, sono così sintetizzabili:
Interventi di edilizi scolastica
- interventi di edilizia scolastica già avviati, a valere su risorse acquisite mediante contrazione di mutuo, e per i quali sono stati attribuiti spazi finanziari nell’anno 2017;
- interventi di nuova costruzione di edifici scolastici o di adeguamento antisismico degli edifici esistenti per i quali gli enti dispongono del progetto esecutivo redatto e validato in conformità alla vigente normativa, completo del codice unico di progetto (CUP) e del cronoprogramma aggiornato della spesa e delle opere, che non abbiano pubblicato il bando alla data della richiesta di spazi finanziari;
- interventi di edilizia scolastica per i quali gli enti dispongono del progetto esecutivo redatto e validato in conformità alla vigente normativa, completo del CUP e del cronoprogramma aggiornato della spesa e delle opere, che non abbiano pubblicato il bando di gara alla data della richiesta di spazi finanziari;
- interventi di nuova costruzione di edifici scolastici o di adeguamento antisismico degli edifici esistenti per i quali gli enti dispongono del progetto definitivo completo del CUP;
- altri interventi di edilizia scolastica per i quali gli enti dispongono del progetto definitivo completo del CUP.
Interventi di impiantistica sportiva
- interventi, su impianti sportivi esistenti, di messa a norma e in sicurezza compreso l’adeguamento antisismico, di abbattimento delle barriere architettoniche, di efficientamento energetico e di ripristino della funzionalità per i quali gli enti dispongono del progetto esecutivo redatto e validato in conformità alla vigente normativa, completo del codice unico di progetto (CUP) e del cronoprogramma aggiornato della spesa e delle opere, che non abbiano pubblicato il bando di gara alla data della richiesta di spazi finanziari;
- altri interventi relativi a impianti sportivi per i quali gli enti dispongono del progetto esecutivo redatto e validato in conformità alla vigente normativa, completo del CUP e del cronoprogramma aggiornato della spesa e delle opere, che non abbiano pubblicato il bando di gara alla data della richiesta di spazi finanziari;
- interventi, su impianti sportivi esistenti, di messa a norma e in sicurezza compreso l’adeguamento antisismico, di abbattimento delle barriere architettoniche, di efficientamento energetico e di ripristino della funzionalità per i quali gli enti dispongono del progetto definitivo completo del CUP;
- altri interventi relativi a impianti sportivi per i quali gli enti dispongono del progetto definitivo completo del CUP.
Altri interventi di investimento
- investimenti dei comuni colpiti da eventi sismici e finalizzati a fronteggiare tali eccezionali eventi e la ricostruzione;
- investimenti finalizzati al ripristino e alla messa in sicurezza del territorio, a seguito di danni derivanti da eccezionali eventi meteorologici per i quali sia stato dichiarato, nell’anno precedente la data della richiesta di spazi finanziari, lo stato di emergenza;
- investimenti già avviati, a valere su risorse acquisite mediante contrazione di mutuo e per i quali sono stati attribuiti spazi nel 2017;
- investimenti dei comuni istituiti, nel quinquennio precedente all’anno di riferimento, a seguito dei processi di fusione previsti dalla legislazione vigente;
- investimenti dei comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti;
- investimenti dei comuni con popolazione compresa tra 5.001 e 15.000 abitanti, per i quali gli enti dispongono del progetto esecutivo redatto e validato in conformità alla vigente normativa, completo del cronoprogramma della spesa;
- investimenti la cui progettazione definitiva e/o esecutiva è finanziata a valere sulle risorse di cui all’articolo 41-bis del d.l. 24 aprile 2017, n. 50;
- interventi di edilizia scolastica non soddisfatti dagli spazi finanziari concessi ai sensi dei commi da 487 a 489;
- investimenti finalizzati all’adeguamento e al miglioramento sismico degli immobili, finanziati con avanzo di amministrazione, per i quali gli enti dispongono del progetto esecutivo redatto e validato in conformità alla vigente normativa, completo del cronoprogramma della spesa;
- investimenti finalizzati alla prevenzione del rischio idrogeologico e alla messa in sicurezza e alla bonifica di siti inquinati ad alto rischio ambientale, individuati come prioritari per il loro rilevante impatto sanitario, finanziati con avanzo di amministrazione, per i quali gli enti dispongono del progetto esecutivo redatto e validato in conformità alla vigente normativa, completo del cronoprogramma della spesa;
- progettazione definitiva ed esecutiva di investimenti finalizzati al miglioramento della dotazione infrastrutturale o al recupero degli immobili e delle strutture destinati a servizi per la popolazione, finanziati con avanzo di amministrazione;
- investimenti finalizzati al potenziamento e al rifacimento di impianti per la produzione di energia elettrica di fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico, per i quali gli enti dispongono del progetto esecutivo redatto e validato in conformità alla vigente normativa, completo del cronoprogramma della spesa.
Risulta opportuno precisare che, dall’anno in corso, i comuni facenti parte di un’unione che hanno delegato alla stessa le funzioni connesse alla realizzazione di opere pubbliche possono richiedere gli spazi finanziari sopra dettagliati anche per la quota di contributi trasferita all’unione stessa per investimenti in opere pubbliche.