Domanda

Quali dati e documenti occorre pubblicare nella sotto-sezione  Altri contenuti> Dati ulteriori?

 

Risposta

In base all’allegato “1” della delibera ANAC n. 1310 del 28/12/2016, come ultima parte dell’Albero della Trasparenza, è stata inserita una sotto-sezione di Livello 1 denominata Altri contenuti. Tale sotto-sezione risulta suddivisa in ulteriori quattro sotto-sezioni di Livello 2, denominate rispettivamente:

  • Prevenzione della corruzione;
  • Accesso civico;
  • Accessibilità e catalogo dei dati, metadati e banche dati;
  • Dati ulteriori.

Per quest’ultima sotto-sezione (Dati ulteriori), nell’allegato 1 della citata delibera, viene specificato che è possibile (ma non obbligatorio), pubblicare “Dati, informazioni e documenti ulteriori che le pubbliche amministrazioni non hanno l’obbligo di pubblicare ai sensi della normativa vigente e che non sono riconducibili alle sottosezioni indicate”. Molto importante risulta anche la nota contenuta nel documento, la quale, opportunamente, sottolinea che “nel caso di pubblicazione di dati non previsti da norma di legge si deve procedere all’anonimizzazione dei dati personali eventualmente presenti, in virtù di quanto disposto dall’articolo 4, comma 3, del d.lgs. 33/2013”.

In pratica le P.A. – nell’apposita sezione  dedicata alla Trasparenza del Piano Triennale Prevenzione della Corruzione e Trasparenza (PTPCT) – possono prevedere di non pubblicare nulla oppure di procedere alla pubblicazione, nel proprio sito istituzionale, di dati, informazioni e documenti per i quali non sussiste uno specifico obbligo di trasparenza né a livello di normativa nazionale o regionale. Tali informazione, ad esempio, possono anche riguardare richieste di conoscenza avanzate dai propri portatori di interesse (stakeholder), oppure documenti che sono spesso oggetto di richiesta di accesso documentale, ai sensi del Capo V, della legge 7 agosto 1990, n. 241 e accesso civico “generalizzato”, come disciplinato dall’articolo 5, comma 2, del d.lgs. 33/2013.

Rispondendo, quindi, al quesito si rimarca che non è previsto alcun obbligo e che viene data facoltà al singolo ente di decidere come eventualmente valorizzare la sotto-sezione.