Con un comunicato diffuso sulla pagina Finanza Locale del Ministero dell’interno, lo scorso 7 febbraio è stato reso noto l’avvenuto pagamento della quinta rata del fondo statale contro il caro-bollette 2022. Si tratta, come noto, del contributo di complessivi 150 milioni di euro previsto dall’articolo 2, comma 1, del decreto-legge n.179 del 2022. Le somme, ora visibili nelle sezioni ‘Trasferimenti erariali e Attribuzioni di risorse’ e ‘Pagamenti’ del medesimo sito, erano già state rese note con comunicato Finanza locale del 21 dicembre scorso. Con questa tranche si chiudono pertanto l’assegnazione ed i pagamenti delle somme stanziate dai vari decreti-legge nel corso del 2022. Sul sito vengono indicate come somme relative all’anno 2023, creando così una conseguente confusione: a rigor di logica esse andrebbero (e riteniamo vadano) accertate a residuo 2022, visto che la loro assegnazione è stata disposta con Decreto del 29 dicembre 2022 e che, al pari delle altre quattro tranche già erogate lo scorso anno, confluiscono nella certificazione del Fondone Covid-19 da presentare entro il prossimo 31 maggio; per contro, da principio contabile applicato 4/2 l’inserimento nelle spettanze 2023 comporterebbe l’imputazione del relativo accertamento nel medesimo anno.
Contestualmente, fra le spettanze degli enti locali sono stati inseriti anche i trasferimenti compensativi dei minori introiti da addizionale IRPEF e derivanti dall’introduzione della cedolare secca sugli affitti per l’anno 2022 ed i contributi a ristoro dei comuni per le minori entrate Imu prima rata 2022 per cinema e teatri di cui di cui all’art. 177, comma 2, del decreto-legge n. 34 del 19/05/2020. Entrambi i trasferimenti erano già stati quantificati nel comunicato Finanza Locale del 21 dicembre 2022. A questi si aggiungono poi i contributi per la sanificazione dei locali adibiti a seggi elettorali nell’anno 2022 di cui all’articolo 5 del decreto-legge n. 41 del 04/05/2022 e altri contributi minori.
Manca ancora all’appello, invece, il riparto del fondo caro-bollette per l’anno 2023 stanziato dall’articolo 1, comma 29 della legge n. 197/2022, di complessivi 400 milioni di euro di cui 350 milioni di euro in favore dei comuni e 50 milioni di euro in favore delle città metropolitane e delle province. Al suo riparto si provvederà con il consueto decreto ministeriale, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali, da adottarsi entro il termine ordinatorio del prossimo 31 marzo, in relazione alla spesa per utenze di energia elettrica e gas, rilevata tenendo anche conto dei dati risultanti dal SIOPE.