Mi potete fare un breve ripasso in materia di tempi di pagamento dei debiti commerciali?
Il quadro normativo che sottende l’importante tema dei debiti commerciali delle P.A. e dei relativi tempi di pagamento è assai ampio e frastagliato. Ad esso si aggiunge un’ampia prassi ministeriale, tra cui spicca indubbiamente la recente circolare del Mef n. 25 del 15/05/2024. Vediamone brevemente il contenuto, consapevoli che il loro approfondimento richiederebbe ben altro tempo e spazio.
- L’art. 4 del d.lgs. n. 231/2002 fissa in trenta giorni il periodo decorrente dalla data di ricevimento da parte del debitore della fattura entro cui il pagamento deve essere effettuato, a pena di esborso di interessi moratori. In via eccezionale detto termine può essere elevato a 60 giorni, quando ciò sia oggettivamente giustificato dalla natura particolare del contratto o da talune sue caratteristiche, a condizione però che tale previsione sia provata per iscritto.
- Norme in materia di obblighi di pubblicazione in Amministrazione trasparente concernenti i tempi di pagamento dei debiti commerciali delle P.A. sono contenute all’art. 33 del d.lgs. n. 33/2013.
- L’art. 7 del decreto-legge n. 35/2013 disciplina le finalità ed il funzionamento della PCC, la Piattaforma dei crediti commerciali, strumento finalizzato a certificare e tracciare le operazioni sui crediti di somme dovute dalla P.A. per appalti, forniture, somministrazioni e prestazioni professionali.
- L’art. 41 del decreto-legge n. 66/2014 dispone che, a decorrere dall’esercizio 2014, alle relazioni ai bilanci consuntivi o di esercizio delle P.A. sia allegato un prospetto, sottoscritto dal rappresentante legale e dal responsabile finanziario, attestante l’importo dei pagamenti relativi a transazioni commerciali effettuati dopo la scadenza dei termini previsti dal d.lgs. n. 231/2002, n. 231, nonché l’indicatore annuale di tempestività dei pagamenti di cui all’articolo 33 del d.lgs. n. 33/2013. In caso di superamento dei predetti termini, le medesime relazioni indicano le misure adottate o previste per consentire la tempestiva effettuazione dei pagamenti. L’organo di controllo di regolarità amministrativa e contabile verifica le suddette attestazioni dandone atto nella propria relazione.
- I commi da 858 a 872 della legge n. 145/2018 contengono norme finalizzate a garantire il rispetto dei suddetti termini, nonché a favorire lo stock di debito pregresso per gli enti che ne abbiano da smaltire. In particolare essi prevedono l’obbligo di accantonamento di risorse in bilancio attraverso il Fondo di garanzia dei debiti commerciali (FGDC) per quegli enti che abbiano tempi di pagamento superiori a quelli previsti dalla legge n. 231/2002 e/o non abbiano ridotto il proprio stock di debito commerciale. Di detto Fondo e del relativo accantonamento abbiamo parlato in un recente articolo dell’11 ottobre scorso.
- L’art.4-bis del decreto-legge n.13/2023 prevede infine l’assegnazione da parte delle P.A. di obiettivi annuali, nell’ambito del Piano delle performance, ai dirigenti responsabili dei pagamenti delle fatture commerciali, nonché a quelli apicali delle relative strutture funzionali al rispetto dei tempi di pagamento.
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