A due mesi dalla stipula definitiva del contratto nazionale per i dipendenti delle regioni e degli
enti locali avvenuta l’11 aprile 2008 ancora non si sono dissipati alcuni dubbi in merito alla
gestione del fondo delle risorse decentrate.
Come sappiamo gli incrementi contrattuali intervengono con una quota direttamente sugli
stipendi tabellari dei dipendenti, mentre una quota è destinata ad aumentare il salario
accessorio. Proprio quest’ultima parte è sempre destinata a lasciare spazio a diverse
interpretazioni per la complessità della sua stessa costituzione. Anche la Corte dei conti non ha
infatti esitato a fornire le proprie perplessità proprio sugli incrementi del fondo in quanto,
secondo i giudici contabili, gli stessi sarebbero stati utilizzati non certo per premiare il merito o la
produttività quanto piuttosto per una erogazione “a pioggia” ai dipendenti.
La stesura definitiva del contratto ha pertanto precisato un percorso diverso per gli incrementi
che sarebbero andati ad incrementare il fondo delle risorse decentrate e che di seguito
illustriamo.
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