Definito il modello del Piano annuale dei flussi di cassa

Chi sperava che il modello non venisse reso disponibile per tempo da parte del Mef, e magari rinviata la scadenza, resterà profondamente deluso. Al contrario, l’attuazione della legge appesantisce ulteriormente il lavoro per gli uffici finanziari. Stiamo parlando del Piano annuale dei flussi di cassa previsto dall’art. 6, comma 1 del decreto-legge n.155/2024. Finalità del Piano, la cui adozione deve avvenire con deliberazione della giunta entro il 28 febbraio di ogni anno a partire dal 2025, è quella di rafforzare le vigenti misure già previste per la riduzione dei tempi di pagamento dei debiti commerciali della P.A. D’altra parte si tratta di un obiettivo del PNRR su cui la UE non intende certo mollare la presa.

Il modello reso disponibile dal Mef sul proprio sito istituzionale è quello già approvato dalla Commissione Arconet nella seduta del 18 dicembre scorso, previo accoglimento delle osservazioni di Anci. Il modello si compone di due sezioni, entrambe suddivise per trimestre: la prima sezione è relativa alle previsioni di incasso; la seconda invece si riferisce alle previsioni di pagamento. A fianco di ogni previsione per l’anno di riferimento, per ciascuna voce di entrata e di spesa suddivise secondo la codifica SIOPE, viene riportata la corrispondente colonna relativa all’anno N-2. Pertanto, con riferimento al 2025, primo anno di attuazione del nuovo obbligo, a fianco delle previsioni di ciascun trimestre vanno riportati i dati dell’anno 2023. Le previsioni trimestrali del Piano sono elaborate dal responsabile finanziario con la collaborazione dei responsabili dei servizi dell’ente, anche tenendo conto dell’andamento degli incassi e dei pagamenti degli esercizi precedenti, nonché delle novità e delle peculiarità dell’esercizio corrente (quali, ad esempio, le nuove attività previste nei documenti di programmazione e/o modifiche del quadro normativo). A nulla rileva il fatto che un ente non abbia ancora approvato il proprio bilancio di previsione 2025-2027, avvalendosi della proroga al 28 febbraio. Il Piano è adottato anche da questi enti per i quali l’assenza delle previsioni del bilancio di cassa rende ancora più necessarie le previsioni del piano annuale dei flussi di cassa. Per garantirne l’efficacia nel corso dell’esercizio, gli enti sono invitati a verificare trimestralmente le previsioni, ad aggiornare il Piano annuale dei flussi di cassa e a dare comunicazione alla giunta in merito alla sua attuazione. La verifica e l’aggiornamento del prospetto possono, ad esempio, essere effettuati:

  • sostituendo le previsioni del trimestre concluso e i dati SIOPE dei trimestri precedenti con gli importi degli incassi e dei pagamenti effettivi, estratti dalla banca dati SIOPE;
  • riformulando di conseguenza le previsioni dei trimestri successivi;
  • tenendo conto delle variazioni di bilancio che incidono sulle previsioni trimestrali di cassa.

L’aggiornamento trimestrale del Piano avviene con atto del responsabile finanziario. Infine, spetta all’organo di revisione verificare la puntuale e corretta predisposizione del Piano.

Qui il modello in formato xls del Piano annuale dei flussi di cassa

Qui il resoconto della Commissione Arconet nella seduta del 18 dicembre 2024

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Piano annuale dei flussi di cassa

Dal 2025 gli Enti Locali dovranno adottare il Piano Annuale dei Flussi di Cassa entro il 28 febbraio di ogni anno e aggiornarlo trimestralmente. Si tratta di un obbligo complesso, ma fondamentale per garantire la conformità normativa e migliorare la gestione finanziaria.

Abbiamo creato un servizio dedicato per supportarti nell’elaborazione del Piano e nei successivi aggiornamenti trimestrali.

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