Con un articolo inserito in sordina nel decreto legge n. 179 del 23 novembre scorso (c.d. ‘Decreto accise’) è arrivata la quinta tranche di contributi statali a copertura del caro-bollette per gli enti locali per l’anno 2022. A farlo è l’articolo 2 del decreto che, al comma 1, così dispone: “Il contributo straordinario di cui all’articolo 27, comma 2, del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 aprile 2022, n.34, come da ultimo incrementato dall’articolo 5, comma 1, del decreto-legge 23 settembre 2022, n.144, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 novembre 2022, n.175, è ulteriormente incrementato per l’anno 2022 di 150 milioni di euro, da destinare per 130 milioni di euro in favore dei comuni e per 20 milioni di euro in favore delle città metropolitane e delle province. Alla ripartizione del fondo tra gli enti interessati si provvede con decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali, da adottare entro il 10 dicembre 2022, in relazione alla spesa per utenze di energia elettrica e gas”.
Per la sua quantificazione, ed in attesa del decreto ministeriale previsto, si ritiene applicabile lo stesso criterio proporzionale utilizzato per le quattro precedenti tranche. Di queste, lo ricordiamo, tre sono già state erogate nelle scorse settimane, mentre si attende ancora il riparto della quarta tranche, così come stanziata dall’art.5, comma 1 del decreto-legge 23 settembre 2022, n.144.
Per l’iscrizione a bilancio della quinta tranche si potrà procedere con delibera di variazione entro il 31 dicembre ai sensi dell’art. 175, comma 3, lett. a) del Tuel da parte del consiglio dell’ente, ovvero con delibera d’urgenza della giunta ai sensi del successivo comma 4. In quest’ultimo caso, ovviamente, permane l’obbligo di ratifica consiliare entro il medesimo termine del 31 dicembre.