Nella seduta straordinaria del 10 giugno la Conferenza Stato-Città ha espresso il suo parere favorevole a due attesissimi decreti attuativi del recente decreto legge ‘Sostegni-bis’. I decreti mettono a disposizione dei comuni 1,1 miliardi di euro. Si tratta dei seguenti provvedimenti:
- riparto del fondo, con una dotazione di 600 milioni di euro per l’anno 2021, finalizzato alla concessione da parte dei Comuni di una riduzione della Tari o della Tari corrispettiva in favore delle categorie economiche interessate dalle chiusure obbligatorie o dalle restrizioni nell’esercizio delle rispettive attività. Le somme assegnate sono circa il 79% di quelle relative alle utenze non domestiche di cui all’Allegato 1 al DM Certificazione del Fondone 2020 del 01/04/2021, di complessivi € 1,02 miliardi.
- riparto del fondo di 500 milioni di euro per l’anno 2021 finalizzato a consentire ai Comuni l’adozione di misure urgenti di solidarietà alimentare, nonché di sostegno alle famiglie che versano in stato di bisogno per il pagamento dei canoni di locazione e delle utenze domestiche. Il riparto è definito sulla base dei seguenti criteri: a) una quota pari al 50% del totale del fondo, per euro 250 milioni, è ripartita in proporzione alla popolazione residente di ciascun comune; b) una quota pari al restante 50% del fondo, per euro 250 milioni, è distribuita in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun comune e il valore medio nazionale, ponderata per la rispettiva popolazione. Il contributo minimo spettante a ciascun comune non può risultare inferiore ad euro 600,00;
Nella stessa seduta è stato dato il via libera anche ai seguenti schemi di decreti:
- riparto del rifinanziamento, per 5 milioni di euro per l’anno 2021, del fondo per i Comuni in stato di dissesto finanziario, di cui all’articolo 106-bis del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77;
- fondo per il potenziamento delle iniziative di sicurezza urbana da parte dei Comuni, rideterminato dall’articolo 1, comma 920 della legge 30 dicembre 2018, n. 145. Triennio 2021- 2023