Dopo alcuni giorni di gestazione, nella serata di ieri 2 maggio ha avuto il via libera del Consiglio dei Ministri il decreto legge c.d. ‘Aiuti 2’. Il corposo testo normativo, che ora attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, introduce un’ampia serie di misure a sostegno di famiglie e imprese messe a dura prova dalla guerra in Ucraina. Il decreto ha accolto anche importanti norme in favore di regioni ed enti locali; vediamole brevemente:
- Per garantire la continuità dei servizi erogati, i contributi già stanziati in favore degli enti locali dal decreto-legge n. 17/2022 (pari a complessivi 250 milioni, di cui 200 milioni a favore dei comuni) sono integrati con ulteriori 200 milioni di euro, di cui 170 milioni in favore dei comuni e 30 milioni in favore di province e città metropolitane;
- Sono stanziati 80 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022-2024 destinati alle province, alle città metropolitane, alle regioni a statuto ordinario e ad alcune regioni a statuto speciale che hanno subito una riduzione del gettito dell’Imposta provinciale di trascrizione (IPT) o RC auto;
- Sono riconosciuti contributi per un totale di 100 milioni di euro per il 2022, 200 milioni di euro per il 2023 e il 2024, 100 milioni di euro per il 2025 a favore delle grandi città per rafforzare gli interventi del PNRR;
- Sono stanziati 30 milioni di euro per il 2022 e 15 milioni di euro per il 2023 per favorire il riequilibrio finanziario delle province e delle città metropolitane in procedura di riequilibrio o in dissesto finanziario;
- E’ previsto un contributo una tantum per l’erogazione dei servizi sociali, nel limite di 40 milioni di euro, a favore dei comuni che ospitano cittadini ucraini richiedenti il permesso di protezione temporanea;
- E’ prevista, limitatamente al 2022, la possibilità di approvare il bilancio di previsione 2022-2024 con l’applicazione dell’avanzo 2021 per gli enti che lo faranno nel mese di maggio.
Non ha trovato spazio invece la richiesta di Anci di prorogare a fine maggio il termine per approvare i rendiconti dell’esercizio 2021. Per questi resta pertanto confermata la scadenza ordinaria del 30 aprile. Gli enti che non hanno ancora approvato i bilanci consuntivi dovranno pertanto affrettarsi a farlo per non incorrere nello scioglimento dei propri consigli comunali come previsto dall’art. 141, comma 2 del Tuel, previa diffida ad adempiere da parte della Prefettura competente per territorio.
Qui il link al comunicato stampa del Consiglio dei Ministri del 02/05/2022.