Prorogato al 31 gennaio 2025 il termine per la redazione e pubblicazione della relazione annuale del RPCT, per l’anno 2024

Augusto Sacchi

Con un comunicato del Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), del 29 ottobre 2024, pubblicato nel sito web dell’Autorità il 12 novembre 2024[1], è stato prorogato il termine per la redazione e pubblicazione della Relazione per l’anno 2024 che gli RPCT devono compilare e pubblicare nel sito web della loro amministrazione.
L’Autorità ha assegnato, quale termine ultimo per la compilazione e la pubblicazione del documento il 31 gennaio 2025, posticipando l’originaria scadenza del 15 dicembre, prevista dall’articolo 1, comma 14, della legge 190/2012.
Lo spostamento viene giustificato per consentire agli RPCT di svolgere adeguatamente tutte le attività connesse alla predisposizione della sezione anticorruzione e trasparenza del PIAO o dei Piani triennali di prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT), per i soggetti – esterni alla pubblica amministrazione – dove ancora sono previsti.
Come negli anni precedenti, la griglia si compone di TRE sezioni:

  1. Anagrafica;
  2. Considerazioni generali;
  3. Misure anticorruzione.

Le sezioni non hanno subito modifiche rispetto allo schema dello scorso anno, quindi:
Nella sezione Anagrafica vanno inseriti i dati dell’amministrazione e del RPCT, con una casella di specificazione sulla motivazione per l’eventuale assenza del RPCT che, è bene ricordarlo, è una figura obbligatoria, da nominare, negli enti locali con decreto dell’organo politico, anche in assenza del segretario comunale titolare di sede di segreteria.
Nella sezione Considerazioni generali, vengono poste quattro domande alle quali il RPCT dovrà rispondere in modo sintetico, utilizzando, al massimo, 2.000 caratteri.
I quesiti riguardano:

  • una valutazione sintetica sul livello di attuazione delle misure previste nel PIAO, sottosezione 2.3 – Rischi corruttivi e trasparenza;
  • La giustificazione sull’eventuale scostamento tra quanto previsto nel PIAO e su quanto effettivamente realizzato durante l’anno;
  • Una valutazione sintetica sul ruolo del RPCT e sul supporto ricevuto durante l’anno;
  • Illustrazione dei fattori (se presenti nell’ente) che possano aver ostacolato l’azione del RPCT, rispetto all’attuazione delle misure previste nel PIAO – sottosezione 2.3.

Nella terza sezione: misure anticorruzione, invece, occorre indicare le informazioni e notizie sui seguenti quattordici argomenti:

  • Gestione del rischio (corruttivo);
  • Misure specifiche;
  • Trasparenza;
  • Formazione del personale;
  • Rotazione del personale;
  • Inconferibilità per incarichi dirigenziali (d.lgs. 39/2013);
  • Incompatibilità per particolari posizioni dirigenziali – d.lgs. 39/2013;
  • Tutela di chi segnala illeciti (whistleblowing);
  • Conferimento e autorizzazione incarichi ai dipendenti;
  • Codice di comportamento;
  • Procedimenti disciplinari e penali;
  • Altre misure;
  • Rotazione straordinaria;
  • Pantouflage

Per quanto attiene l’attività di formazione (sotto-sezione 5, della scheda) tra le materie oggetto della stessa viene richiesto agli enti di confermare o meno l’inserimento di un intervento formativo attinente all’Etica pubblica e comportamento etico[2]  e, come domanda facoltativa, se è stato trattato, nei corsi, l’argomento della gestione del conflitto d’interessi e dei contenuti del codice di comportamento per i dipendenti pubblici (DPR 62/2013 e DPR 81/2023).
In materia di inconferibilità e incompatibilità (d.lgs. 39/2013 – domande 7 e 8) i quesiti riguardano la presenza di verifiche – da parte dell’ufficio competente indicato nel PIAO – in merito alle dichiarazioni rilasciate e pubblicate nel web da parte dei dirigenti[3], segretario o EQ in enti senza dirigenza.
La verifica più importante, sollecitata da ANAC nelle sue plurime indicazioni, è quella di acquisire il certificato penale e i carichi pendenti dei dichiaranti, compresi i componenti delle commissioni di gara e di concorso, ai sensi dell’art. 35-bis del d.lgs. 165/2001.
Nella sotto-sezione dedicata alla Tutela di chi segnala illeciti (Whistleblowing – domanda 10) viene richiesto all’amministrazioni di esplicitare, nel caso in cui non fosse stata attivata la piattaforma informatica, prevista dall’art. 4, comma 1, del d.lgs. n. 24/2023, attraverso quali altri mezzi il segnalante può inoltrare la segnalazione[4].
Infine, in merito al Codice di comportamento dell’ente (domanda 11) viene richiesto alle amministrazioni di attestare se lo stesso è stato aggiornato alla luce delle modifiche e delle integrazioni previste dal DPR n. 81/2023, in vigore dal 14 luglio 2023.
A tal proposito è bene ricordare che il DPR 62/2013, anche nella versione modificata, non prevede un obbligo e una tempistica per adeguare il Codice di comportamento di ente. Adeguamento che, a parere di scrive, si rende non solo opportuno ma anche necessario, da svolgersi in tempi brevi (fine anno 2024 o inizio anno 2025).
Nella domanda 15, occorre indicare se sono state attuate le misure per prevenire il divieto di pantouflage, secondo le indicazioni inserite nel PIAO, sulla base delle disposizioni ANAC contenute nel PNA 2022/2024[5].
Sul medesimo argomento si segnala che l’ANAC, il 13 novembre 2024, con delibera n. 493 del 25 settembre 2024, ha emanato le Linee guida[6] sul divieto di pantouflage (alla francese) o revolving doors (all’inglese). Linee guida dove
vengono forniti indirizzi interpretativi e operativi sui profili sostanziali e sanzionatori riguardanti il divieto di pantouflage, da intendersi come integrativi di quanto già indicato nel Piano Nazionale Anticorruzione 2022.

COMPILAZIONE, TRASMISSIONE E PUBBLICAZIONE:

La scheda per la relazione dell’anno 2024, si compila con un foglio excel, messo a disposizione da ANAC, ma i RPCT che utilizzano la Piattaforma di acquisizione dei PTPCT di ANAC, potranno usufruire, in alternativa, del servizio di generazione automatica della relazione annuale dopo aver completato l’inserimento di tutti i dati relativi al PIAO – sottosezione 2.3 e alle misure di attuazione.

 La Relazione non va approvata con alcun atto del RPCT. Si sconsiglia di prevedere inutili deliberazioni di giunta di “presa d’atto”, non previste dalla legge 190/2012 e dalle decennali indicazioni dell’ANAC.
La relazione, NON va trasmessa all’ANAC.
Va trasmessa all’organo politico (nei comuni: sindaco) e al Nucleo di Valutazione, con PEC o mail. Non va salvata in .pdf e non va scannerizzata.
Qualora l’organo politico lo richieda o qualora il RPCT lo ritenga opportuno, quest’ultimo riferisce sull’attività svolta durante l’anno.[7]

La relazione, entro il 31 gennaio 2025, va pubblicata nel sito web istituzionale, nella sezione Amministrazione trasparente> Altri contenuti> Prevenzione della corruzione, assieme alle precedenti quattro relazioni annuali (2020> 2023).

 

Si ricorda che la relazione deve essere compilata esclusivamente dal RPCT o da altro soggetto, se il RPCT è assente o non è stato nominato.

[1] Reperibile al link: https://www.anticorruzione.it/-/cs.11.11.24.differimento.relazione.rpct

[2] Articolo 15, comma 5-bis, del DPR 62/2013, nel testo aggiunto dal DPR 81/2023;

[3] Articolo 20, comma 3, d.lgs. 39/2013;

[4] Si ricorda che la sanzione amministrativa pecuniaria prevista dall’art. 21, del d.lgs. 24/2023, varia da 10.000 a 50.000 euro e viene irrogata da ANAC;

[5] Delibera ANAC n. 7 del 17 gennaio 2023, Parte generale, pagine da 65 a 71;

[6] https://www.anticorruzione.it/en/-/news.13.11.24.linee.guida.pantouflage

[7] Articolo 1, comma 14, ultimo periodo, legge 190/2012;

Conosci la nostra proposta formativa più richiesta di Novembre?

Formazione obbligatoria 2024/2024

La formazione in materia di etica pubblica e comportamento etico, prevenzione della corruzione, trasparenza, tutela della privacy, Codice di comportamento e Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO) è una delle misure strategiche individuate dall’ANAC tra gli strumenti idonei a costruire la nuova cultura della legalità e della integrità.

Publika ha elaborato un’offerta formativa che prevede la realizzazione di corsi in house o webinar con programmi personalizzati, modulati sulle esigenze degli enti.

Scopri tutta la formazione in house di Publika