Domanda

Dobbiamo trascrivere un atto di matrimonio contratto in Brasile tra un cittadino iscritto nell’AIRE del nostro comune (a seguito di riconoscimento iure sanguinis della cittadinanza italiana da parte del Consolato italiano all’estero) ed una cittadina brasiliana non residente in Italia. Nel corpo dell’atto c’è l’indicazione che la sposa aggiunge al proprio il cognome del marito (quindi le generalità complete sono nome: (Tizia) + cognome da nubile: (Rossi) + cognome del marito (Bianchi). Anche l’intestazione dell’atto è fatta con l’indicazione del nome e dei due cognomi.

Ci chiediamo se i certificati e gli estratti di matrimonio devono essere rilasciati con il cognome da nubile o con quello assunto a seguito del matrimonio?

Abbiamo saputo che la famiglia stessa ha intenzione di trasferirsi in Italia presso il nostro Comune: potranno esserci dei problemi in caso di differenza di cognomi della sposa di cittadinanza brasiliana per quanto riguarda permesso di soggiorno e residenza?

 

Risposta

Per la risoluzione del caso in questione è necessario  citare alcune norme contenute nella legge 31 maggio 1995, n. 218 “Riforma del sistema italiano di diritto internazionale privato.”

In particolare l’art. 24 (Diritti della personalità) prevede:
“1. L’esistenza ed il contenuto dei diritti della personalità sono regolati  dalla  legge nazionale del soggetto; tuttavia i diritti che derivano  da  un  rapporto  di  famiglia  sono  regolati  dalla legge applicabile a tale rapporto.
2.  Le  conseguenze della violazione dei diritti di cui al comma 1 sono  regolate dalla legge applicabile alla responsabilità per fatti illeciti.”

Mentre l’art. 28 (Forma del matrimonio) dice:
“1.  Il  matrimonio è valido, quanto alla forma, se è considerato tale dalla legge del luogo di celebrazione o dalla legge nazionale di almeno  uno  dei  coniugi al momento della celebrazione o dalla legge dello Stato di comune residenza in tale momento.”

Pertanto nel caso in oggetto la sposa assume il cognome derivante dal matrimonio (nell’esempio: Rossi Bianchi), così come scritto nell’atto di matrimonio, in quanto cittadina straniera alla quale, in base alle norme citate, è riconosciuto il diritto di vedersi applicare la legge dello Stato di appartenenza, in quanto, peraltro, sposatasi proprio in quello Stato secondo le forme previste dalla legge del luogo.

Il problema che potrebbe nascere al momento dell’iscrizione anagrafica in Italia si presenterebbe nel caso in cui il passaporto della cittadina brasiliana non fosse aggiornato con l’aggiunta del cognome del marito (Rossi Bianchi), ma riportasse unicamente il cognome da nubile (Rossi).

Per risolvere il problema ci sono due ipotesi:

  • il rilascio da parte del Consolato brasiliano in Italia di una attestazione che specifichi che si tratta della medesima persona e quali sono le esatte generalità;
  • il rilascio di un nuovo passaporto con l’indicazione del nuovo cognome assunto a seguito del matrimonio.