Domanda

Nel nostro Ente è stato da poco nominato il Comitato Unico di Garanzia (CUG). In quale sezione di Amministrazione Trasparente deve essere pubblicato il provvedimento di nomina?

Risposta

Il “Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni” (acronimo: C.U.G.) opera all’interno delle Amministrazioni al fine di garantire parità e pari opportunità tra uomini e donne, oltre a verificare l’assenza di ogni forma di discriminazione e di violenza, diretta e indiretta, nell’accesso al lavoro, nel trattamento e nelle condizioni di lavoro, nella formazione professionale, nelle promozioni e nella sicurezza sul lavoro.

La normativa di riferimento (legge 4 novembre 2010, n. 183) prevede che ciascuna Amministrazione istituisca – senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica – il C.U.G. che assume tutte le funzioni dei comitati per le pari opportunità e dei comitati paritetici sul fenomeno del mobbing, costituiti in applicazione della contrattazione collettiva, sostituendoli ed unificando le competenze in un solo organismo.

Analizzando il provvedimento di nomina del C.U.G. – nell’ambito della disciplina sulla Trasparenza – ci si trova di fronte ad un “dato residuale”, rispetto al novero dei contenuti soggetti a precisi obblighi di pubblicazione, definiti nel Decreto Trasparenza (decreto legislativo 33/2013).

Le modificazioni introdotte dal Decreto Legislativo 97/2017 hanno, infatti, rimosso una sotto sezione dedicata proprio a questa tipologia di informazioni, denominata > BENESSERE ORGANIZZATIVO.

In assenza di una sottosezione specifica, pertanto, il provvedimento di nomina del C.U.G. può essere, opportunamente, collocato in Amministrazione trasparente> Altri contenuti > Dati ulteriori.

L’ANAC, sul punto, consiglia ad ogni Amministrazione di pubblicare dati ulteriori oltre a quelli espressamente indicati e richiesti dalla legge, in una logica di piena apertura verso l’esterno. Tali contenuti ulteriori dovrebbero essere previsti nell’ambito del Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e la Trasparenza (PTPCT).