Domanda
Dopo svariati anni in cui (fra i vincoli del Patto di Stabilità e quelli del Pareggio di Bilancio) non si è fatto nuovo indebitamento, l’amministrazione ha quest’anno deciso di accendere un mutuo con Cassa Depositi e Prestiti. Parlando con una collega di un altro ente, mi ha riferito che ad un vostro corso aveva sentito che si deve procedere con una contabilizzazione particolare della partita. E’ vero? Come devo procedere esattamente?
Risposta
Con l’introduzione della contabilità finanziaria cosiddetta “potenziata” si sono spesso duplicate le scritture necessarie per la corretta contabilizzazione di diverse operazioni. Il caso oggetto di quesito è uno di questi.
La questione specifica nasce dal fatto che (seppure l’Ente non riceva fisicamente le somme sul proprio conto corrente di tesoreria) Cassa Depositi e Prestiti eroga tutta la somma finanziata alla sottoscrizione, mettendo la stessa su un conto corrente attivo intestato all’Ente il cui prelievo è subordinato alla presentazione all’istituto di tutta la documentazione inerente i SAL.
La corretta procedura di contabilizzazione della partita è stata dettagliata all’interno dell’esempio n. 9 in appendice al Principio Contabile Applicato concernente la Contabilità Finanziaria (allegato 4/2 al d.lgs. 118/2011).
Nello specifico è necessario procedere alla contabilizzazione dell’accensione di un mutuo (che ipotizziamo essere di 1000) con le seguenti scritture:
- alla sottoscrizione del contratto con CDP l’Ente deve registrare l’accertamento di 1000 al titolo 6 dell’Entrata, con cui poi finanzierà la spesa di investimento prevista.
- Contestualmente all’accertamento, impegna la cifra di 1000 su apposito capitolo codificato al codice U.3.04.07.01.000 (Versamenti a depositi bancari).
- Sempre il medesimo giorno l’Ente emette anche un mandato di 1000 sul capitolo di uscita del Titolo 3 di Spesa precedentemente impegnato che compensa con una reversale di 1000 sullo stesso capitolo del titolo 6 di Entrata precedentemente accertato.
- Un impegno ai “Versamenti a depositi bancari” implica sempre un accertamento fra i “Prelievi da depositi bancari”, pertanto – sempre con stessa data – l’Ente dove procedere anche con tale accertamento su un apposito capitolo codificato E.5.04.07.01.000 (Prelievi da depositi bancari), su cui poi introiterà con apposita reversale emessa in conto residui le somme di volta in volta erogate fisicamente da parte della CDP.
Negli anni successivi l’ente dovrà poi provvedere (come in passato) anche alla registrazione delle spese relative all’ammortamento del prestito, sulla base del piano di ammortamento previsto nel contratto con la Cassa depositi e prestiti spa, ai codici U.1.07.05.04.003 “Interessi passivi a Cassa Depositi e Prestiti SPA su mutui e altri finanziamenti a medio lungo termine” e U.4.03.01.04.003 “Rimborso Mutui e altri finanziamenti a medio lungo termine a Cassa Depositi e Prestiti – SPA”.