Domanda

È vero che un dipendente in regime di TFS che si iscrive al Fondo Perseo Sirio investe in previdenza complementare solo una parte del suo TFR?

Risposta

I dipendenti in regime di TFS che decidono di iscriversi al Fondo negoziale Perseo Sirio, contestualmente all’iscrizione, optano per il regime di TFR. Questo significa che il loro regime passa da TFS a TFR, diventando “optanti”.
Nel momento dell’iscrizione al Fondo, l’Inps contabilizza il TFS maturato fino alla data di iscrizione e lo trasforma in TFR, rivalutandolo fino alla data di cessazione di iscrizione alla cassa previdenziale.
Dal giorno dell’iscrizione in avanti, un “optante” fa confluire nel Fondo solo una quota del suo nuovo TFR.
Per una comprensione delle dinamiche è necessario ricordare che la modalità con cui si calcola il TFR è definita all’interno de c.c. all’art. 2120. Ai sensi della citata norma, il TFR è un importo determinato dall’accantonamento di una quota pari al 6,91% del 100% della retribuzione annua utile ed erogata, e dalle relative rivalutazioni, per ogni anno di servizio o frazione d’anno.
Le disposizioni vigenti prevedono che un “optante” alimenti la sua posizione all’interno del fondo solo con il 2% dell’accantonamento annuo.
Questo significa che su base 100, solo il 33% circa, del TFR, viene destinato al Fondo Perseo Sirio.
Il restante 66% circa, viene accumulato mensilmente presso l’Inps, insieme al “vecchio” TFS e i dipendenti se lo vedranno liquidato interamente sotto forma di capitale al cessare dal rapporto di lavoro, nei termini previsti dalla legge.
Quindi, si, è vero.