Smart Working nella P.A.

Dall’emergenza ad un nuovo modello di organizzazione del lavoro nella P.A.

PERCORSO FORMATIVO + AFFIANCAMENTO

La proposta di Publika prevede un percorso formativo accompagnato da attività di tutoring che spaziano, a livello generale, sulle due macro-aree della gestione del rapporto di lavoro e dell’impatto sul SMVP (sistema di misurazione e valutazione della performance).

A queste, nell’ottica di fornire un quadro d’azione e degli strumenti operativi davvero completi, si aggiunge una proposta formativa diretta, nell’ambito della psicologia del lavoro e della Privacy.

È possibile prevedere un percorso personalizzato in base alle esigenze dell’Ente includendo tutti o parte dei moduli proposti.

PREMESSA

Il contratto deve regolare, per la prima volta, gli istituti normativi ed economici del lavoro agile, ma non dove dire e non dirà, come e quando fare il lavoro agile. 

E’ compito dell’ente definire il “quanto” , partendo dalla mappatura delle attività che non può più non tenere conto che quello svolto fino ad ora è stato uno strumento di protezione del lavoratore a fronte della pandemia, adesso occorre riportarlo progressivamente al suo vero ruolo: uno strumento possibile di organizzazione del lavoro 

I passi da compiere da qui a fine anno implicano un’attenta revisione della mappatura delle attività, ispirata al principio che muove il lavoro agile: laddove non si realizza un aumento della competitività, l’attività va esclusa o tolta dalle attività smartizzabili. 

Un’attenta lettura dell’impianto normativo che disciplina lo smart working consente di individuare il perimetro entro il quale devono essere formulati il piano organizzativo sul lavoro agile e un regolamento datoriale. 

È tempo di fare tesoro dell’esperienza vissuta, consolidando un modello che deve strutturarsi degli elementi derogati in emergenza, tenendo conto dell’evoluzione normativa che non richiede più di applicare lo smart working al 50% dei lavoratori impiegati in attività smartizzabili, svincolato ora dalle rigide percentuali che imbrigliavano gli enti al di sopra e al di fuori delle proprie capacità organizzative.

 

SUPPORTO

Oggetto della proposta è l’attività di supporto e tutoraggio formativo nei confronti di un gruppo di lavoro costituito presso l’ente per coadiuvare l’analisi e la realizzazione delle diverse scelte in relazione alla costruzione di un modello di smart working. 

Il rientro progressivo e graduale alla normalità impone di conservare il modello di lavoro costruendo gli elementi giuridici a fondamento dello stesso, derogati in emergenza. 

La regolamentazione di cui deve dotarsi l’ente deve tenere conto dei diversi contesti emergenziali, così come di una condizione di normalità, nella quale va preservata l’esperienza e regolamentata l’adozione di questo nuovo modello lavorativo

Analisi del contesto oggettivo e soggettivo, relazioni sindacali, individuazione dei criteri di preferenza da adottare in relazione alle richieste dei lavoratori, stesura di regolamentazione e dell’accordo, analisi dell’impatto sul ciclo della performance e modifiche al SMVP, sono parte degli step che debbono consentire di passare da una fase di mera sperimentazione deregolata a una scelta organizzativa di successo per l’amministrazione. 

Il supporto verrà fornito prioritariamente nella modalità di FAD. Qualora le ricorrano le condizioni di sicurezza negli ambienti di lavoro richieste dai protocolli, l’intervento formativo potrà avvenire presso la sede del vostro ente. L’attività preparatoria, legata all’analisi del contesto aziendale, allo studio degli atti e degli strumenti adottati, alla regolamentazione dell’ente, così come la costruzione di un modello di accordo tra datore di lavoro e lavoratore, avverrà in back-office. 

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Docenti

CONSUELO ZIGGIOTTO

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